IV. La posta in gioco. Le parole e l’agire della politica
30 Dicembre 2019II. Spiritualità e responsabilità politica
30 Giugno 2020I. La pace è ogni passo. Percorsi di fraternità per la convivenza e lo sviluppo sostenibile
ITINERARI - Nr. 1/ 2020 - INDICE
- La pace è ogni passo. Presentazione del convegno (Maria Bottiglieri)
- Saluti (Mons. Cesare Nosiglia, Marco Alessandro Giusta, Liliana Segre)
- Introduzione (Marinella Sciuto)
- Armi, povertà, nuove schiavitù: i conflitti dimenticati (Paolo Beccegato)
- Educare i giovani alla giustizia e alla pace. Intervista a Ernesto Olivero (Luca Rolandi)
- I nomi della pace (Maria Bottiglieri)
- Nonviolenza: una storia feconda e una prospettiva per l’oggi (Angela Dogliotti)
- I diritti umani e il diritto umanitario come via della pace (Maria Bonafede)
- L’altro nome della pace è co-sviluppo sostenibile (Cleophas Adrien Dioma)
La terza guerra mondiale a pezzi
Tavola Rotonda. I nomi e le vie della pace
- La protezione dei beni culturali nei conflitti armati (Edoardo Greppi)
- Dalle fratture alla ricomposizione (Marta Margotti)
- La fraternità e i difficili percorsi della costruzione cooperativa della città (Filippo Pizzolato)
- Tavola rotonda (Ariel Di Porto, Daniele Garrone, Yahya Sergio Yahe Pallavicini)
- Una fratellanza per la conoscenza e la cooperazione
- Documento congiunto MEIC - Centro Culturale Protestante
- Conclusioni (Beppe Elia)
- Consigli di lettura
Il principio di fraternità: una chiave di lettura per percorsi di pace
Documenti e conclusioni
Editoriale
Nel 2016 Itinerari ha pubblicato un numero dedicato alla Pacem in terris di Giovanni XXIII nel cinquantesimo della sua pubblicazione, a cura del Centro Sereno Regis di Torino. Sappiamo quanto quell’enciclica sia stata importante nella chiesa cattolica ma non solo, in un momento in cui si acuiva la guerra fredda, per riflettere in modo nuovo sulla pace, da definire non più come assenza di guerra ma in ben altro modo.
La pace è ogni passo, che raccoglie gli Atti del convegno nazionale del MEIC (Torino, 25-27 ottobre 2019), prosegue idealmente quella riflessione, soprattutto nella direzione di trovare alcune strade praticabili concretamente, perché davvero ogni passo che possiamo fare sia un contributo alla pace. Spesso si ricorda che la storia umana è stata costellata di guerre da sempre; si ricorda di meno quanto sia stato in grado di produrre la ricerca della pace, sia quella alta sia quella comune, alla portata di tutti.
Lasciamo alla Presentazione e all’Introduzione il compito di presentare in dettaglio l’articolazione del convegno. Anticipiamo sinteticamente l’ampia gamma di itinerari di pace che ci viene offerta: l’indispensabile conoscenza corretta della situazione mondiale dei conflitti e della produzione di armi, le nuove schiavitù e i tanti muri che si alzano ovunque, la nonviolenza e i diritti umani, il co-sviluppo sostenibile e la protezione dei beni culturali, la ripresa del principio di fraternità, il coinvolgimento delle religioni.
Come sempre la pubblicazioni degli atti di un convegno richiede la collaborazione di molti. Maria Bottiglieri si è occupata di raccogliere e ordinare i contributi, Cristina Barbotto ha curato l’attività redazionale dei testi, Marco Tommasino la registrazione e la trascrizione e Simona Borello il progetto di comunicazione del convegno. A tutti va il grazie del MEIC e di Itinerari.